martedì 19 maggio 2009

Spinning..pure passion by LUIGI




"La naturale follia di un Angler"......ci porta a fare continue scoperte sia intese come ricerca di posti pescosi che sulla sperimentazione di artificiali, tecniche di recupero,
attrezzature, condizioni meteomarine e quasi come se fosse il risultato di una ricerca statistica o per la legge dei grandi numeri, prima o poi capiterà una di quelle pescate mitiche, che rimangono indelebili nel ricordo e ci affascinano per quanto possiamo sorprenderci di ciò che abbiamo vissuto.
Purtroppo il condimento con una innumerevole serie di cappotti è di normale routine per lo spinner salso (acqua salata) ma anche elementi apparentemente negativi quali questi possono essere (facendoci lì per lì scoraggiare) sono di fondamentale importanza per migliorarsi in questa tecnica e ci fanno assaporare ancora di più una possibile futura cattura, aggiungendo un gusto dolce molto molto speciale durato magari settimane o mesi di amaro in bocca.
Da tanti ma soprattutto da questi fattori dipende l`opinabile scelta di non rivelare i posti (i cosiddetti Hot Spot) costati non poca fatica allo spinner di turno, facendo crescere ostilità e intolleranza in coloro che vorrebbero conoscerli, “lurkatori o amici“ molte volte superficiali che interpretano in malo modo questo atteggiamento a dire “omertoso” che invece dovrebbe essere compreso e rispettato.
Proprio nella continua e costante ricerca prima o poi , ci si imbatte in quel che possiamo definire “giorno magico” ...
Questo non è altro che un mix perfetto di condizioni di mare, temperatura ( atmosfera e acqua), orario ( ma anche pressione, colorazione delle acque ecc...) che incidono sulla presenza e sull`attivita predatoria dei pesci che andremo ad insidiare con i nostri artificiali.
Oggi si hanno a disposizione una grande quantità di informazioni reperibili molto facilmente (grazie anche a riviste, televisione , internet ecc...) su quelle che possono essere le condizioni ottimali di pescosità (e sulle attrezzature ecc...) quindi le persone che si affacciano verso questa tecnica di pesca sono molto piu avvantaggiate di quelle che sono partite senza punti di riferimento che facendo circolare le loro esperienze hanno arricchito di conseguenza tutti noi.
Non tutto è gia` scritto, anzi, molto di quello che si può ancora fare utilizzando questa tecnica di pesca, deve essere ancora scoperto o perlomeno è in continuo sviluppo essendo condizionato direttamente da fattori climatici/ambientali costantemente in evoluzione.
La voglia di esplorare nuovi spot e di testarne la pescosità durante le varie ore della giornata e soprattutto di notte mi ha portato alla scoperta di molte variabili a primo impatto insignificanti, ma che si sono poi rivelate l`arma vincente in condizioni apparentemente di stasi.
La presenza del predatore ci fa conoscere di conseguenza le sue caratteristiche, le sue abitudini e sarà a noi stessi riuscire a gestirle in modo da trovare le sue debolezze e arricchire il nostro bagaglio di esperienze.
Vorrei solo precisare che non è una regola che trovate le condizioni ideali per catturare in un determinato spot si catturi ogni volta che queste si ripetono, ma si ha solo più probabilità di successo e questa regola vale anche per gli artificiali in genere.
Per esperienza diretta posso affermare che in uscite in cerca di pesci serra, il predatore si abitua molto facilmente agli artificiali che gli vengono mostrati e soprattutto al tipo di recupero.
Infatti dopo alcuni recuperi lenti l`attività del serranide sembrava scomparsa ma è bastato accellerare (o aggiungere jerkate) per scatenare di nuovo il suo istinto predatorio ma anche l' idea di cambiare artificiale è da tenere sempre in considerazione.
Andare a spinning significa anche avere un contatto con la natura molto più intenso di chi pratica o ha praticato altre tecniche di pesca.
Fare spinning è anche imparare a rispettare ed ascoltare ciò che ci circonda, ciò che normalmente non notiamo ma che stiamo già imparando a fare se decideremo di intraprendere questa strada.
La pesca con gli artificiali non è la pesca del momento è la pesca sportiva del futuro e il richiamo dell` acqua per far nuotare i nostri pescetti finti è un indiscusso sintomo dell` avanzare della nostra malattia.
By Luigi

domenica 19 aprile 2009

La mia prima spigola con TOPWATER



La mia prima spigola con TOPWATER ''WALKING THE DOG''.

Lunedi 18.05.2009, non riesco a rimanere chiuso a casa dopo aver terminato il turno di lavoro. Non vedo l'ora di andare sulla spiaggia e fare 4 lanci pescando a Spinning. Arrivato sul posto decido di pescare utilizzando uno dei miei plastichetti preferiti "Heddon ZARA SPOOK" colore bianco testa rossa, il moto ondoso è ideale , il mare quasi piatto e presenza di vento, non guardo le fasi di marea, perché vado a pescare quando il tempo me lo consente. Inizio subito a lanciare e faccio lavorare a galla il plastichetto con ampie sbandate, al secondo lancio vedo una “bollata”, continuo il recupero senza variare velocità, ma per la seconda volta rivedo la “bollata” e mancare nuovamente il plastichetto, a questo punto rallento il recupero, nuovo attacco e nuovo colpo a vuoto del predatore, sono disperato e fermo l'artificiale per almeno 4 o 5 secondi praticamente fermo e inizio di nuovo a recuperare e dopo il primo giro di mulinello vedo la testa del pesce fuori che ingoia anticipando ed abbocca, una botta precisa, praticamente ferrata automatica , secca , di avambraccio, vedo la coda del pesce inconfondibile “Spigola” ,mi sembra di essere a pesca per la prima volta, Il pesce oppone resistenza allora la stretta delle dita si fa leggera: io sono il mulinello, io sono la frizione e tutta la lotta si trasmette dai polpastrelli al mio corpo, vivo la pesca come non l'ho mai vissuta! Ho scoperto qualcosa di nuovo? non penso proprio, ..bisogna solo credere in quello che si fà. Non mi vergogno a dire che mi sono divertito come un bambino, e sinceramente non so cosa si possa chiedere di piu' da un hobby come la pesca.
Località e data: Catanzaro Lido - 18/05/2009
Condizioni meteo: Sereno
Orario : 18:15 Pm
Attrezzatura: Bassterra 6"6' - Shimano Stradic FI 5000-pp 20 lb – terminale 0.40 - breakaway
Artificiale : Heddon ZARA SPOOK - Colore bianco e testa rossa
Preda : Spigola kg. 3,200.

Seaspinning By Saverio

martedì 20 gennaio 2009

Accadde Oggi...


Lo Spinner Giuseppe Marra informa :.....
Pesci Lama d'Aprile giorno 03, anno 2009: A tal proposito vorrei evidenziare che il pesce sciabola spesso ospita nelle sue cavità viscerali un parassita,l'Anisakis, che è pericoloso per l'uomo. Questo parassita, nella sua forma adulta o allo stato larvale, può migrare nei tessuti muscolari del pesce ormai morto, di conseguenza mangiando il pesce crudo o poco cotto si corre il rischio di contrarre l'Anisakiasi o Anisakidosi, una malattia parassitaria che interessa il tratto gastrointestinale dell'uomo.
Le larve penetrano la parete dello stomaco dell'ospite producendo ulcerazioni acute con conseguente nausea, vomito e dolori epigastrici, si può arrivare anche alla perforazione della cavità peritoneale.
E' necessario quindi eviscerare il prima possibile il pesce pescato ( si consiglia di farlo immediatamente dopo la cattura), evitare di mangiare il pesce crudo o poco cotto o marinato ( la marinatura non uccide l'Anisakis), cuocere il pesce (alcuni dicono per 10 altri per 15 minuti) ad una temperatura non inferiore a 60'C , oppure congelare rapidamente ad almeno -35'C per almeno 15 ore, o congelare nei normali freezer domestici a -23'C per almeno 7 giorni.Consiglio vivamente in ogni caso una buona cottura a temperatura adeguata.Ispezionate il pesce attentamente prima di cucinarlo, le precauzioni in questo caso non sono mai troppe! L'ingestione di cibo cotto contenente larve morte può provocare allergie.



Accadde domenica14.marzo.2010

Cercando la spigola nelle vicinanze di una foce della costa del basso ionio orientale , ho catturato un pesce serra con il Mommotti Seaspin Lures da 180 ; vi racconto brevemente la storia:

Voglio precisare che la caratteristica della spiaggia mi faceva sognare la cattura della spigola, un po’di maretta e schiuma ed assenza di vento , fase di marea montante.

Ho insistito dal primo lancio utilizzando solo il Mommotti giallo, avevo deciso di usare solo quello fino ad un prossimo strike.

Nei recuperi cercavo di mantenere sempre un recupero lento con frequenti jerkate mantenendo la canna del cimino bassa, ed ecco che dopo aver lanciato proprio sulla secca (evidente in foto alle mie spalle) come l’artificiale trova la buca del canalone avverto due tocchi , ero convinto di aver urtato sulla sabbia , ma invece avevo allamato il serra che dopo una breve fuga e’ stato spiaggiato.

La mia attrezzatura di pesca utilizzata per la cattura:

Canna SureCatch model GOLD 7 Line Weight: 10-20 lbs , mulinello Shimano Technium 4000, trecciato power pro da 15 lb, spezzone terminale di 80 cm di filo shimano antares silk shock del diametro 0,35 collegato tramite il nodo tony pegna ed infine un nodo palomar ferma una girellina reflex da 40 kg. collegata al breakaway 35 lb.

Concludo dicendo che, se si decide di dare fiducia ad un artificiale ed utilizzarlo fino in fondo con molta pazienza e fiducia , ed avremo la fortuna di imbatterci nella giornata magica, saremo ripagati dalle decine di insuccessi, con le sorprese dello spinning .

Quando la passione... By Saverio Citraro

domenica 14 settembre 2008

Light jigging by Giovanni.

Nuova esperienza con diavolerie giapponesi denominati Kabura. Fantastica preda arrivata il 17 agosto 2008 dopo solo due ore di prove a -70 mt. (Dentice corazziere 3,8 Kg. - preda rara da catturare a Le Castella località Calabria orientale). In Italia la tecnica viene definita Light jigging (in giappone si parla di Tai Jigging o Rubber Jigging) ed è molto emozionante perchè l'adrelanina arriva alle stelle in virtù dell'attrezzatura utilizzata. Multifibra 0,12 - terminale 0,30 - profondità 70 mt. Ancora non so se la cattura è stata occasionale o se la tecnica viene applicata in maniera corretta vedremo!! Occorrono altre conferme. By Giovanni